Iscrizioni on line 2016
I dati sulle iscrizioni online nel nostro istituto e la loro comparazione con il dato nazionale.
Da qualche anno le iscrizioni alle prime classi avvengono online su un portale messo a disposizione dal MIUR. I genitori potevano muoversi in autonomia o venendo a scuola facendosi assistere da qualche impiegato.
Il sistema è maturo e i dati pubblicati dal MIUR mostrano che gli sforzi continui per migliorarlo sono stati apprezzati dalle famiglie che, intervistate si sono dichiarate molto soddisfatte del sistema. La diffusione costante e capillare di internet nelle famiglie e la diffusione degli smartphone che funzionano grazie ad una connessione costante alla rete lascerebbe supporre che il sistema online in futuro dovrebbe soppiantare completamente il cartaceo. Non è così purtroppo, almeno nel nostro territorio.
Nel nostro istituto confrontando il dato di quest’anno con quello dello scorso anno c’è da restare perplessi dato che il numero di famiglie che hanno scelto il sistema telematico approntato dal ministero è diminuito e si consolida al contrario la preferenza per il sistema tradizionale. La tabella che segue mostra i numeri esatti su cui si dovrebbe riflettere attentamente.
Iscrizioni online | Primaria | Secondaria |
2015/2016 | 41% | 48% |
2016/2017 | 38% | 42% |
Proviamo a leggerla al contrario. Siamo passati dal 69% al 72% di famiglie che per iscrivere il proprio figlio alla scuola primaria ha bisogno dell’aiuto di un impiegato perché da sola non riesce a farcela. Alla secondaria va un po’ meglio ma la situazione è analoga: se l’anno scorso il 52% delle famiglie ha avuto bisogno di aiuto quest’anno siamo passati ad uno sconfortante 58%. Complessivamente la conclusione è amara: in più della metà delle famiglie non c’è sufficiente competenza digitale per affrontare in autonomia un così importante passo per l’educazione dei propri figli.
Il dato nazionale è ovviamente diverso. Quest’anno solo il 32% delle famiglie si è fatta assistere dalla scuola. Con la regione Lazio il contrasto è ancora più stridente perché la nostra regione è una di quelle che si è comportata meglio con una percentuale di iscrizioni assistite che si colloca tra il 19% e il 22%.
Cosa fare? La scuola sta già facendo tanto per favorire la diffusione della cultura informatica negli alunni e tra le famiglie. Abbiamo partecipato attivamente a tutte le iniziative messe in campo in questo settore dal ministero e dall’Unione Europea; abbimo ottenuto finanziamenti per l’innovazione tecnologica sia didattica che strutturale; abbiamo organizzato incontri, attività di formazione, esibizioni; abbiamo costituito un apposito team per l’innovazione. È evidente a tutti però che da soli non possiamo farcela. Ci serve l’aiuto di tutti, delle famiglie e dei decisori politici.
Il dato presentato è negativo e non lascia spazio a incomprensioni ma lo vogliamo leggere come uno stimolo a far meglio anziché perdere tempo in un pianto improduttivo. Occorre favorire la diffusione di internet nelle case, negli uffici privati e pubblici. Occorre rendersi conto che il passaggio al digitale non è un onere ma una ghiotta opportunità di crescita.
Il Dirigente scolastico
prof. Mario Luigi Luciani