Una “non-scuola” contro la dispersione
Una curiosa iniziativa attuata a Milano
Arriva a Milano la non-scuola: senza aule, senza voti, senza lezioni frontali, senza materie ma argomenti, senza titolo finale.
Si chiama Artademia e prenderà il via dal 16 novembre, da un’idea di Silvia Pagani, pedagogista curativa, presidente della onlus “Altro che Storie”, che da anni si occupa della qualità della vita di adolescenti e giovani adulti.
Si rivolge a ragazzi delle scuole superiori che non hanno più motivazioni.La maggior parte delle attività si svolgono all’aria aperta, in città, nei teatri, nei boschi, nelle strade.
Si frequenta dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13,30, senza compiti a casa e tra le materie si potrà scegliere dal design e la fotografia alle arti scrittorie al fascino della magia dei numeri alle arti teatrali e cinematografiche.
Alla fine della formazione si potrà affrontare l’esame di Stato da privatista, oppure iscriversi ad una delle 900 università che non richiedono la maturità, oppure ai corsi di formazione specialistica per diventare istruttore sportivo o di fitness per disabili.